01/12/2014 - 10.36

15 MEDAGLIE PER GLI AZZURRI DEL POINTFIGHT AGLI EUROPEI WAKO DI MARIBOR: 2 ORI, 4 ARGENTI E 9 BRONZI

di Gianfranco Rizzi
Direttore Sportivo Pointfight

Dal 16 al 23 novembre, si è disputato a Maribor il Campionato Europeo WAKO per gli Sport del Tatami. La manifestazione ben organizzata dal campione sloveno Thomas Barada è stata onorata dalla partecipazione di 564 atleti in rappresentanza di 33 nazioni. Ottime prestazioni per la nuova squadra azzurra con tante medaglie, ora l’obbiettivo si sposta verso la crescita di consapevolezza e conseguentemente verso i colori più pregiati delle medaglie.

Per la prima volta, dopo molti anni da coach, ho seguito la squadra azzurra come direttore sportivo, e ufficializzato così il passaggio di consegne della conduzione tecnica ai Maestri Adriano Passaro e Andrea Lucchese, che certo non hanno bisogno di presentazioni. Sono molto contento di come hanno confermato quel che già sapevo, grandi doti strategico/tattiche e grande capacità nella conduzione del gruppo, grazie alle quali hanno ottenuto fin da subito un ottimo feeling con la squadra e hanno potuto svolgere un ottimo lavoro.

Rispetto ai Mondiali 2013, la squadra era molto diversa, infatti ha dovuto registrare il ritiro dei Campioni del Mondo in carica Adriano Passaro e Davide Sfulcini (nei senior), oltre a quello di Bruno Manca, Maurizio Valsesia e di John Barbetta (nei veterans); questi Campioni sono stati sostituiti da ottimi atleti che però avevano un compito davvero arduo.

Inoltre ci sono stati altri nuovi innesti nella squadra che quindi ha registrato l’inizio di un vero e proprio nuovo ciclo che potrà darci grandi soddisfazioni in futuro, ma che al momento, secondo i cittì e anche dal mio punto di vista, necessità soprattutto di fare molta esperienza di alto livello.

La squadra poteva comunque contare sui Campioni del Mondo Giulia Cavalllaro, Luisa Gullotti e Vincenzo Gagliardi, su atleti di buona esperienza come Marco Nordio e Paolo Niceforo, su alcuni giovani tremendamente forti, su altri atleti con tanta voglia di emergere e sulla certezza che ciascuno dei nostri Azzurri avrebbe dato il massimo.

La sorte però ci ha giocato un brutto tiro e molti sorteggi sono stati davvero maligni, per esempio il giovane talento palermitano Roberto Guiducci, ha dovuto affrontare il fuoriclasse Zsolt Moradi al primo turno, così come Maria Chiara Parisi al primo match con la plurititolata Anna Kondar; certo per vincere bisogna battere tutti, proprio come ha fatto Roberta Cavallaro, ma se fosse stato un po’ più avanti nel tabellone sarebbe certamente andata meglio. In molti altri casi le nostre semifinali, per il valore espresso dagli atleti durante l’anno, erano di fatto le vere finali, e anche questo ci ha penalizzato un poco. Purtroppo abbiamo perso al primo turno Vincenzo Gagliardi e poco dopo Giulia Cavallaro, che in semifinale ha ceduto alla brava e giovanissima croata Petra Loncar, poi vincitrice del torneo; sui quali si contava moltissimo, così la competizione è stata subito in salita e forse il morale della squadra ne ha risentito un pochino.
Queste, lo so, non sono scuse né alibi, abbiamo un gruppo di giovani davvero promettenti, dotati delle qualità necessarie per emergere. Se sapranno coniugare le loro doti con il massimo impegno e ferrea costanza negli allenamenti, e unire il tutto a un grande numero di combattimenti di alto livello da disputare, è sicuro che diventeranno presto fortissimi. Complimenti a tutti voi per il bel Campionato Europeo e in bocca al lupo per il nuovo anno.

Un forte abbraccio,
Gianfranco