26/09/2013 - 14.48

Campionati europei cadetti e juniores 2013: una valanga di emozioni

L’Italia guadagna il secondo posto nel medagliere internazionale e lo dedica al presidente:
“Forza Ennio ti aspettiamo tutti!”

“Bravi ragazzi, bravi, dal primo all’ultimo, seri e professionali come veterani, dolci ed affettuosi  tra voi e con noi come cuccioli, bravi perché questa è la strada che dovete seguire per togliervi  tante soddisfazioni, tutte meritate se continuerete ad impegnarvi in questo modo. Kick o Point o Light non fa differenza, siete forti e lo avete dimostrato, continuate così!!!” E’ stato questo il primo commento del DTN di kick light Bruno Campiglia al termine dei Campionati Europei Cadetti e Juniores 2013 che si sono svolti a Krynica-Zdroj, in Polonia dal 14 al 22 settembre scorsi. E bravi davvero! Sette giorni intensi, passati con dei meravigliosi atleti under 18, ragazzi già maturi e responsabili che hanno confermato la volontà e la forza di credere in questo sport. Perchè c’è poco da fare,  vedere atleti così giovani impegnarsi per raggiungere dei risultati e imparare con rispetto e sacrificio i valori che la kickboxing vuole insegnare, autocontrollo, determinazione, tecnica, amicizia, valore di squadra, e molto altro ancora, non è roba da poco!
Vedere questi giovani ragazzi riunirsi da ogni parte d’Europa con lo scopo di portare a casa un risultato e migliorarsi, è un’emozione unica: ogni volta, ad ogni edizione, unica. Non si può spiegare, bisogna viverla!

1699 i ragazzi provenienti da 38 paesi che hanno reso tutto questo possibile. La WAKO ha organizzato un Campionato veramente unico, all’altezza del valore tecnico espresso dai numerosi e fantastici fighters. Ci sono voluti 5 giorni di gara per portare gli atleti in finale. La WAKO, l’arena, l’Italia e le nazioni partecipanti sentivano però la mancanza di colui che per la prima volta in un campionato Internazionale era assente, colui che, con la sua politica sportiva dirigenziale ha portato la Kickboxing alla diffusione mondiale; il presidente Ennio Falsoni. La sua assenza si è avvertita da subito, già quando l’organizzatrice del Campionato aveva riservato all’Italia una eccellente (a suo dire) sistemazione in 6 Hotel non adeguati e non conformi a quanto avevamo prenotato. Lui si, avrebbe sistemato tutto in 5 minuti, ma per fortuna gli organizzatori sono comunque riusciti a risolvere gli scontenti e salvare la situazione. Il risultato è stato che circa 100 persone sono state spostate ma nonostante i disagi inaspettati, il gruppo Italia è stato molto collaborativo, e un GRAZIE  va a tutti coloro che si sono adoperati affinché si riuscisse a risolvere tutto velocemente.

“Ringrazio Giorgio Lico per aver fatto tutto il possibile per migliorare la situazione spostando i gruppi più disagiati in hotel migliori - ha commentato Massimo Casula DTN di Light Contact. All’inizio non vi nego che la situazione fosse abbastanza difficile ma non appena è iniziato il campionato, tutti i disagi sono stati metabolizzati e ci siamo tutti concentrai sulle gare”.

“Partita la competizione - ha commentato Lico - tutti i problemi sembravano scomparsi, e un colore azzurro sfoggiava sulle gradinate del Palasport. Erano i nostri italiani, i nostri sostenitori, coloro che hanno dato la forza e la voglia ai nostri giovanissimi fenomeni di rendere al massimo e di mettere in riga sin già dal primo giorno i propri rivali regalandoci nelle due giornate finali una pioggia di medaglie d’oro, d’argento e di bronzo.”

Negli sport da tatami l’Italia ha avuto una supremazia assoluta su tutte le nazioni partecipanti, mentre negli sport da ring la Russia come ormai da molti anni, ha dominato tutti. L’Italia è tornata in patria con un meritatissimo secondo posto nel medagliere internazionale con 26 ori, 12 argenti e 37 bronzi. Prima classificata, la Russia con 70 ori, 54 argenti e 42 bronzi. Terzo posto invece per la Polonia con 19 ori, 25 argenti e 37 bronzi. Una vittoria quella degli azzurri, tutta dedicata al presidente Falsoni, con l’augurio di vederlo tornare presto. E tra la miriade di bandiere, di persone, podi, l’area di gara perfettamente allestita, vedere il volto del nostro presidente sullo striscione che gli augura di tornare presto, fa per forza venire voglia di parlargli: “Ecco Ennio, tutto questo è per te !!!”.

“Ogni D.T. N. - ha continuato Lico - ha lavorato per la propria specialità, ma anche per  il raggiungimento di un obiettivo comune, portare a case delle medaglie importanti e dedicare a lui il risultato ottenuto.  Sembrava che Falsoni fosse lì con tutti noi a sostenerci, a guidarci e gioire con l’Italia!”.

Perchè a lui è stato dedicato questo campionato in cui, per la prima volta, non è stato presente. Ed ecco che la squadra di Point Fighting ha portato a casa una valanga di ori, ben 16 seguiti da 3 argenti e 21 bronzi. Otto su otto, invece gli ori nelle finali per la Kick Light, seguiti da 1 argento e un corollario di 10 bronzi. Due invece gli ori nel Light, 6 gli argenti e 5 i bronzi, mentre 2 sono gli argenti nel contatto pieno e 1 bronzo.

“Come non pensare ad Ennio in quei momenti? - ha commentato il DTN di Kich Light Campiglia. Come non ricordare le nostre scaramucce circa la gestione di questa nuova specialità , le sue diffidenze ma anche i suoi incitamenti a lavorare sodo? Molte sono state le scelte nel kick light fatte con lui, - continua Campiglia - scelte delicate ed  importanti sulla gestione della specialità , sull’ingresso dei cadetti  ed in primis quella di farmi affiancare dall’amico Sergio Portaro; scelta dai più poco compresa che ha già parlato con i fatti. Ecco perché parlare al nostro presidente, per un attimo, intimamente, e dirgli : - Caro mio , hai visto? T’è l’avevo detto di darmi retta! Dopo Bratislava non pensavo certo fosse facile ripetersi , è vero che i ragazzi ci sono , sono loro i Campioni , sono forti e ben allenati (qualche coach invece deve ancora allinearsi alle direttive dei D.T.N.), ma la scelta di gestirli in un modo o nell’altro è cosa delicata che spetta alle sensibilità e le conoscenze che chi li guida deve avere, ecco cari signori perché la scelta di Sergio Portaro. Si litiga e si discute, ma al primo posto è stato messo l’interesse della Federazione e dei ragazzi, vero patrimonio e futuro di tutti noi!”

Grandi soddisfazioni anche per la squadra dil light contact. “E’ stata un’esperienza fantastica, tutti i ragazzi hanno dato il meglio di se e 14 medaglie su 28 partecipanti con 8 finali ( 2 ori 6 argenti e 5 bronzi) penso sia un risultato meraviglioso - ha commentato Casula. La compattezza del gruppo e la grande collaborazione dei tecnici presenti e dei genitori é stata fondamentale. Io e Manuel Nordio ,che ringrazio pubblicamente, abbiamo vissuto una settimana meravigliosa ricca di emozioni condividendo praticamente tutto con la squadra, gioie e dolori. Il livello tecnico del light contact anche in questo campionato è stato altissimo quindi il risultato raggiunto dalla nostra squadra acquisisce ancora più valore”.

“Esperienza esaltante e positiva” - ha commentato anche Alessandro Topa alla sua prima esperienza da DTN di K1. E' stata subito intesa e sinergia d'intenti con Egidio Carzana, chiamato a sostituire Barbara Palazzoli in dolce attesa, e la bravissima Valeria Calabrese.
Gli azzurri del contatto pieno erano alla loro prima esperienza internazionale e si sono comportati da veri atleti, facendosi coinvolgere dal clima di grande agonismo e cercando di trarre insegnamento da tutto quello che di meglio veniva loro offerto.
“Ci sarà ancora molto da lavorare e da migliorare - continua Topa - ma siamo tornati in patria con due medaglie d'argento e tre di bronzo. Ripongo comunque molta fiducia in questi ragazzi per la maturità che hanno mostrato, per la determinazione e la voglia di riuscire! Non posso infine non rivolgere un pensiero affettuoso ad Ennio, il mio presidente - conclude. “Forza Ennio, ti aspettiamo tutti”!

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