11/06/2013 - 15.37

Campionati Europei Wmmaf "Resa Dei Conti XVII"

di Patrizio Rizzoli


Si sono conclusi  i Campionati Europei della World MMA Federation, e non resisto alla voglia di tirare le somme di questa entusiasmante competizione nuova, nel suo genere, per la nostra nazione.

La storia delle MMA è relativamente recente. Fanno la loro comparsa sulla scena alcune discipline di combattimento attorno agli anni novanta, la più estrema: il valetudo. Per la loro caratteristica appare subito chiaro che è una disciplina riservata a pochi e il risultato immediato è stato che chiunque si cimentasse nelle MMA si sentisse un “professionista”, invertendo così, automaticamente, la logica dell’ evoluzione di qualsiasi sport che ovviamente deve prima di tutto svilupparsi a livello amatoriale, dilettantistico ed infine, ove possibile, professionistico. (Ricordiamo che gli sport professionistici necessitano di una Federazione professionistica riconosciuta dal CONI e che attualmente esse sono solo 6: Calcio, motociclismo, ciclismo, pugilato, golf e pallacanestro ).

Presunti atleti, allenatori, gruppi, associazioni private, presunte federazioni, hanno anche la loro “ragion di esistere”…ma solo se al centro vi è una vera federazione ufficialmente riconosciuta dal CONI, della quale si seguano principi e dettami per lo sviluppo dello sport dilettantistico e la formazione delle nazionali per i Campionati Europei e mondiali della federazione internazionale di riferimento.

Ebbene i Campionati Europei svoltisi a Livorno appena ieri e ieri l’ altro, sono una prima vera conquista in tal senso. Le nazioni partecipanti, in origine 15, numero drasticamente ridottosi a causa del solito problema dei visti, hanno dimostrato che comincia ad esserci chi ha capito che è necessario partire da qui.

Lo hanno capito gli americani dell’ UFC che stanno cercando un grande orto dove coltivare i migliori frutti da portare ai loro fantastici eventi, lo hanno capito i russi dell’ M1 che hanno portato a questi Campionati ben 28 atleti.

Sul tatami gli azzurri, guidati dai DT Fabio Fantini e Simone Palazzin,  hanno fatto la parte del leone grazie anche alla massiccia presenza rispetto a quella dei team stranieri, ma ciò che maggiormente ci ha resi orgogliosi è che anche tra le reti della gabbia, nelle MMA vere e proprie, dove avevamo la presenza numerosa dei fortissimi russi, degli ucraini e dei rumeni, i nostri atleti hanno retto il confronto…eccome!

Alla …Resa dei Conti…in queste discipline il medagliere vedeva in prima posizione la Russia con 17 punti, seconda l’ Italia  con 10 punti e terza l’ Ucraina con 5.  Un successo che davvero ha superato le migliori aspettative! Non nego che tra le fila dei nostri tecnici, a cominciare da Massimo Rizzoli, Armando Ciccarella, e Marco Vigolo, ci fosse una certa preoccupazione….. Ebbene il lavoro svolto, le gare di avvicinamento, i collegiali, evidentemente hanno dato i loro frutti e un grande ringraziamento va ai nostri atleti che, sconfitti o vincitori, hanno affrontato questo impegno dando il massimo di loro stessi. Chi non c’ era non può immaginare la soddisfazione di vedere trionfare i nostri azzurri su forti atleti russi. Sopra a tutti il romano Colazingari e il cecinese Baneschi che hanno annientato rispettivamente il russo Samir Akatishiev e l’ ucraino Denis Levchenko conquistando l’ oro nei 60 e 65 kg.  Peccato per il livornese Giorgio Pietrini che, sconfitto in semifinale Il russo Sergei Marinin soccombeva a Ibragim Tibilov in un durissimo incontro.

E poi la splendida vittoria nella shoot boxe di Ferrari Fabio sul rumeno Stoica Georgel, e quella di Massignani Giuseppe sul russo Ibragim Alderov.

Per il team russo uno su tutti: il 71 kg. Sarik karavaliev. Sicuramente il miglior atleta di tutto il torneo. Atleta che combatte nell’ M1 e che è in odore di UFC. Mentre per la Francia ha conquistato il pubblico il peso massimo Nikolas Specq che ha aperto la sua finale di MMA contro il russo Alexei Gureev con uno spettacolare “butterfly kick” e ha termnato con un “Arm lock” che gli ha regalato la medaglia d’ oro e il titolo i Campione d’ Europa 2013

Solo nella kick jitsu, categoria speranze e cadetti, i russi hanno avuto nettamente la meglio. Uniche vittorie su di loro quelle di Antico Riccardo, che si aggiudicava l’ oro ai danni di Kirill Uvarov in un incontro che lo ha visto veramente imbattibile, e quella di Nicolò Bertipaglia su Deni Edellmazhidov.

Ma la storia dei ragazzini ha un suo perché. Nei paesi dell’ est europa i bambini vengono allenati con lo stesso criterio con cui si allenano i grandi. Sono tutti fortissimi nelle “staccate” e sono state quest’ ultime a fare la differenza. Qui da noi allenare un bambino di 10, 12 anni a fare i sollevamenti di potenza è giustamente ritenuta una follia. Non ci sembra plausibile rinunciare ai criteri di allenamento ritenuti adatti alla formazione dei piccoli atleti solo per una medaglia in più. La prenderanno in seguito. Nel frattempo ci proveremo sempre di più con la tecnica! Per ora ci basta avere visto che anche chi ha perso lo ha fatto con onore e che i nostri avversari non hanno comunque avuto vita facile. Un encomio va anche ai nostri arbitri, Marco Pacor, Matteo Crivello, Raffaele Aveni, Francesco Pellegrino, Sara Caponigro, Antonio Iannotti, Andrea Marangon e Luca Longhin. Nel settore arbitrale gli stranieri hanno veramente molto da imparare….

L’ appuntamento adesso è per i mondiali 2014 che verosimilmente saranno a Nuova Dheli. Abbiamo un anno per cercare di rafforzare ulteriormente la nostra nazionale e un test di “mezza via” a Yalta, in ottobre, per la Coppa del Mondo.

Il presidente mondiale Andrei Chistov ci ha rinnovato l’ invito in Ukraina al quale non mancheremo. E’ rimasto colpito dalla location livornese dove ha potuto apprezzare un fantastico tramonto cenando, a base di pesce e vino bianco, sulla terrazza a picco sul mare dell’ Hotel Rex e mi ha salutato dicendomi “ see you in Yalta, where the sea is more cold…”

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