13/05/2009 - 09.44

COPPA DEL MONDO DI KICKBOXING

SARAJEVO10

SARAJEVO 8-10 MAGGIO 2009

 

Grazie alla disponibilità ed all'impegno del nostro presidente Ennio Falsoni, l'Italia è stata tra le nazioni partecipanti alla prima edizione della coppa del mondo di kickboxing,tenutasi a Sarajevo dall' 8 al 10 Maggio.

Ci siamo presentati a questa competizione, con una selezione di tre atleti (tutti plurimedagliati agli europei e mondiali WAKO), da me singolarmente guidati, in quanto il mio collega ed amico Massimo Rizzoli era impegnato in uno stage accordato già molto tempo fa.

Dei tre atleti Barbara Plazzoli, Mimma Mandolini ed Ivan Sciolla, parleremo in seguito.

Ma andiamo con ordine.

giunti all'aereoporto di Sarajevo nella mattina di venerdì, siamo stati accolti, grazie anche e soprattutto alla presenza del dott Falsoni, dal presidente della federazione bosniaca, che ci ha poi accompagnati nell'albergo a noi destinato.

Un' eccellente struttura situata all'interno di un parco termale, con un centro wellness a nostra disposizione, che abbiamo subito utilizzato per un piccolo allenamento ed un pò di relax prima del peso.

Dopo aver atteso a tutte le operazioni di routine (accredito, peso, etc..) ed aver cenato, ci siamo concessi una piccola passegiata per la città, rendendoci conto di essere di fronte ad una realtà molto viva e piena di voglia di fare, nonostante i segni della terribile guerra subita siano ancora orribilmente visibili in buona parte della città.

E veniamo all'organizzazione.

Trattandosi della prima edizione e posta quest'anno a ridosso di altre due coppe del mondo (Seget e Rimini), la partecipazione delle nazioni non è stata da record, con una prevalenza dei paesi balcanici come Serbia, Croazia, Macedonia e Bosnia, ma con una dignitosa partecipazione di nazioni come appunto l'Italia, la Germania, la Turchia, la Siria, l'Estonia etc..

La location della competizione, l'Olimpic Sport Hall di Sarajevo si è dimostrata assolutamente all'altezza dell'evento e addirittura in grado di ospitare manifestazioni di rilievo ancora maggiore.

Nell' ambito dei due giorni poi, gli incontri si sono succeduti senza intoppi e con ottima scorrevolezza.

L'unico problema è derivato dall'uso della lingua, dal momento che speaker e arbitri hanno usato esclusivamente lo slavo.

Per la serata finale, in diretta televisiva per la Bosnia Erzegovina, lo show è stato molto sobrio, privilegiando gli incontri a scapito di chiacchiere e lungaggini.

Per ciò che concerne la parte tecnica, diciamo subito che i nostri alfieri hanno comunque fatto un'ottima figura, ricordando che si combatteva con terne arbitrali completamente slave.

Il sorteggio ha visto Ivan Sciolla e Barbara Plazzoli in semifinale e Mimma Mandolini direttamente in finale.

Quindi  il sabato Ivan è salito sul ring contro il bosniaco Delic Semir, purtroppo non essendoci atleti a 51kg, il nostro è stato costretto a salire di categoria.

Nonostante ciò Sciolla ha combattuto molto bene, prevalendo nel concreto sull'avversario sebbene il verdetto non ci abbia premiato. Medaglia di Bronzo.

In seguito era il turno di Barbara contro la serba Jelena Stefanovic, match di eccellente fattura dominato dal primo all'ultimo secondo; verdetto inequivocabile e finale raggiunta,

La domenica la giornata di gara è divisa in due, una prima parte di finali dalle 16 alle 20 ed una seconda parte con la diretta televisiva dalle 20 in poi.

Abbiamo avuto l'onore di essere scelti con entrambe le nostre atlete per la seconda parte.

Mimma Mandolini ha affrontato la bosniaca Olija Zerajic, il match della nostra è tutto all'attacco, con ottimi spunti e qualche fase un pò confusa. Pochi dubbi sulla nostra vittoria, ma verdetto alla bosniaca!!

Giungiamo quindi all'ultima nostra finale: Barbara Plazzoli contro la bosniaca Sanja Samardzic.

Devo dire che condurre Barbara all'angolo è un piacere ed un onore; é un'atleta dotata di un invidiabile parco tecnico/tattico e risponde alle indicazioni con puntualità e tempismo. Merito suo e di chi l'ha prepareta per tanto tempo.

Il match è un assolo della Plazzoli che sciorina tutte le sue capacità, non lasciando neanche le briciole alla sua avversaria. Medaglia d'Oro!!

In conclusione, posso dire che abbiamo vissuto una bellissima esperienza, utile come non mai, nell'anno dei mondiali, che per la prima volta qualificheranno gli atleti per i Martial Arts World Games di Pechino.

 

RICCARDO BERGAMINI