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Difesa Personale, un successo gli stage gratuiti in città

In concomitanza con la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne, l'istruttore Patrizio Loi ha tenuto dei corsi di difesa alla "Picasso" e alla "Rari Nantes" di Cagliari. Autore: Redazione Casteddu Online il 29/11/2015 12:11

Siamo in compagnia di Patrizio Loi, istruttore federale di difesa personale della FIKBMS (Federazione Italiana Kickboxing Muay Thai Savate Shoot Boxe), una DSA CONI. Dopo lo stage di sabato 21 alla palestra Picasso, sabato pomeriggio 28 Novembre, un altro grandissimo successo per il tuo stage gratuito tenuto alla Rari Nantes. Un gruppo di circa 100 persone e ben 78 partecipanti. Sappiamo che dal 21 al 28 novembre sei stato impegnato in diversi incontri gratuiti.

Cosa ti spinge ad organizzare questi eventi?

Grazie a Voi e ben ritrovati. Quanti di noi, quando ci si sofferma a pensare al concetto di ricchezza, pensa ai soldi? In tanti, quasi tutti. Per me, essere ricco è percepire l’energia che mi viene trasmessa durante le mie lezioni. Il periodo che hai preso come riferimento, dal 21 al 28 Novembre, per la federazione FIKBMS della quale faccio parte, è un periodo molto importante. Tutti i tecnici come me, si adoperano per sensibilizzare l’argomento “violenza sulla donna”, identificato dalla giornata internazionale contro la violenza sulla donna, il 25 Novembre. E’ di fondamentale importanza dare dei segnali forti a chi cerca un aiuto, a tutte quelle donne che hanno bisogno di un interlocutore e di vedere una luce che rappresenti per loro una speranza.
Una donna che subisce una violenza, è una vittima di un meccanismo difficile da scardinare: viene meno la capacità di urlare, ti mancano le forze, i giudizi di chi osserva una donna che ha subito una violenza, sono terrificanti… fanno più male della violenza stessa.

Dicono che le tue lezioni, aiutano a cambiare nel profondo. In che senso?

La nostra testa, esattamente come il nostro corpo, cambia quando prendiamo la decisione di evolverci. A volte servono degli input, una motivazione forte, un interlocutore adatto. Mi sembra giusto comunque, che a questa domanda, rispondano due miei allievi.  Ketty Picciau, imprenditrice e madre di Lucrezia, altra mia atleta di 16 anni; e Ludovico Mascia, studente universitario.

Buongiorno Ketty, benvenuta. Come descrivi la tua esperienza all’interno dei corsi di Patrizio?
Dopo tanti anni di nuoto, capito quasi per caso nel corso di Patrizio.

Avevo bisogno di rompere gli schemi, perseguire nuovi obiettivi e naturalmente desideravo migliorare la mia forma fisica. Gli allenamenti in palestra sono faticosi, la tecnica del Krav Maga richiede impegno,  prestazione fisica e concentrazione. Sono fortemente motivata, ma questo non mi impedisce di perdere il mio orientamento. Sento un disagio che non so spiegare, forse la mia è una resistenza culturale al combattimento, o più semplicemente la paura di coordinare le emozioni  con il mio corpo. Un corso di difesa personale, capirò più avanti, punta a risvegliare una parte istintiva dell'io. Un sentimento come la rabbia può essere la risposta. E' normale pensare che arrabbiarci sia una sensazione negativa, teniamo lontano tutto ciò che stona, che rivela un altro lato delle cose. Ci alleniamo per anni ad avere il controllo delle nostre emozioni e siamo diventati abili nel reprimerle. La rabbia non è soltanto un'emozione molto forte, è uno strumento che ci aiuta a rispondere nelle situazioni difficili. Dobbiamo reclutarla al bisogno. Capisco che posso fidarmi del mio insegnante, conosce questo meccanismo e con la sua professionalità sa come sostenerti, motivarti e spostare i tuoi limiti. La maggior parte di noi vive in gabbie delle quali non conosce l'esistenza, fino a quando non ci va a sbattere contro. Le sbarre sono i nostri limiti nei quali ci sembra di essere più al sicuro. Allenare solo il corpo significa fare un lavoro incompleto. Dentro ognuno di noi c'è un'energia pura, che è pronta a venire alla luce: occorre farle semplicemente spazio. La difesa personale può diventare lo spazio perfetto per migliorare l'autostima e andare alla riscoperta del proprio corpo e della propria mente.

Ciao Ludovico, benvenuto anche a te. Il tuo punto di vista, all’interno dei corsi di Patrizio, qual’è?

Dopo tanti anni di nuoto e pallanuoto, tramite un amico la mia attenzione era stata attirata dal corso di difesa personale di Patrizio; mi avevano sempre affascinato quel genere di discipline e decido di fare una prova. A fine lezione ero entusiasta e non vedevo l'ora di tornare per il prossimo allenamento. 
La preparazione atletica era stata precisa e pesante ma soprattutto mi aveva colpito la parte psicologica che si celava dietro le tecniche. La psicologia è la parte più interessante della difesa personale. 
La concentrazione, la determinazione e la preparazione tecnica, sono importanti quanto l'allenamento mentale. Dopo alcuni mesi di allenamento in palestra, inizio a prendere confidenza con le mie sensazioni. 
Imparo a gestire l'aggressività e la paura. Capisco che la rabbia può essere un'alleata, quella leva motivazionale che mi consentirà di raggiungere svariati obbiettivi in modo efficace. 
Conoscere i processi mentali che portano la rabbia e la paura, e di conseguenza saperli controllare, diventano strumento indispensabile praticando questa disciplina. (Alessandro Congia Castedduonline.it)