04/12/2015 - 16.12

Dublino 2015: Campionati del Mondo WAKO Full contact

di Paolo Liberati

Con un bottino di 3 medaglie di bronzo e una d'argento si chiude la trasferta irlandese per la squadra italiana di full contact. Bottino eccellente se si considera il livello altissimo della competizione dominata dalla Russia, tuttavia altre nazioni hanno mostrato atleti di eccezionale qualità.

La Germania ad esempio ha portato in gara atleti di primissimo livello tecnico, su tutti il 57 kg Wolf e nei 63 kg il funambolico Golpira. La Norvegia, la cui stella TheaTherese Ness nei kg 60 ha brillato ancora una volta nel cielo di Dublino. La Polonia ha messo in campo atleti dotati di carattere indomito come si addice ad un popolo di combattenti. La Francia ha mostrato il grande valore dei suoi atleti come da tempo non si vedeva ai mondiali WAKO. Ogni nazione in gara ha contribuito a rendere questo un mondiale indimenticabile. In fondo non c'è da stupirsi il full contact e' la disciplina più vecchia nella WAKO e la specialità che, attraverso i suoi grandi atleti del passato, ha reso grande questa federazione mondiale. Il full contact e' WAKO e se un atleta vuole essere grande in questa disciplina soltanto nella WAKO può diventarlo.

La squadra italiana: Kg 48 Flavia Gasperini, dopo l'argento di Bilbao ci si aspettava dalla romana una gara da podio. Così è stato....Flavia ha portato a casa un bronzo che vale molto per lei e per la squadra. Le due vittorie contro Inghilterra e Canada facevano sperare al meglio ma contro la caparbia polacca un errore arbitrale ha reso vana la rimonta che Flavia stava effettuando.

Kg 56 Stefania Spano': al primo turno a Stefania capita una fortissima russa. Parte lenta e forse un po' intimorita ma andando avanti nei round recupera lo svantaggio, tuttavia non riesce ad avere quel cambio di marcia che le consentirebbe di vincere.

Kg 60 Lisa Adorni: grande tecnica e grande fisico l'italiana, magra e alta Lisa vince bene contro l'altissima slovacca. Al secondo match parte bene ma si fa recuperare nel finale dalla fortissima finlandese. Lisa ha grande esperienza di tatami ma poca di ring, purtroppo questo fattore l'ha penalizzata non poco.

Kg 65 Cristina Carus: ho voluto Cristina in squadra ad Oslo per l'8 star tournament e da quella esperienza ha fatto dei miglioramenti incredibili. È diventata uno dei punti di forza della squadra, la sua grinta e' contagiosa, nonostante campionessa del mondo di kick light e' il ring la sua casa. Vince una medaglia di bronzo a questo mondiale con il quale chiude un anno agonistico da incorniciare. Omar Vergallo, che ringrazio per l'aiuto a Dublino, ha fatto un gran lavoro con la sua atleta.

Kg 54 Marco Villio Atzori: devo ammettere che dal sardo mi aspettavo di più. Lui insieme a Calzuola è con me in nazionale dal 2013. Marco non ha saputo mettere sul ring le sue ottima tecniche e le sue innate doti tattiche, si è fatto imbrigliare in un match spezzettato al limite del regolamento da un turco sì forte, ma comunque superabile dal nostro atleta. Aspetto Marco in giornate migliori.

Kg 57 Daniele Panetta: Daniele pur vincendo il primo match faticando molto ha iniziato benissimo il secondo. Sulla sua strada ha trovato uno degli atleti migliori di questo mondiale, il tedesco Wolf. Panetta ha combattuto bene ma Wolf lo ha fatto benissimo e quindi ha vinto meritatamente. Daniele capitano della squadra merita tutta la mia stima per come si è inserito in questa nazionale.

Kg 60 Matteo Spurio: anche Spurio battuto da un russo....che dire ha ben combattuto, Simone Pierdiluca ed io al suo angolo abbiamo cercato di caricare al meglio Matteo ma le sue grandi doti tecniche non sono bastate ad arginare la grande veemenza tattica del suo avversario. Credo che con maggior esperienza internazionale l'italiano potrà essere più competitivo in futuro.

Kg 63 Francesco Zito: il più giovane della squadra. Ha grandi doti fisiche e tecniche deve crescere, deve fare esperienza. Lui può rappresentare il futuro di questo team dipende da lui far diventare questa esperienza la prima di molte altre. Con il forte kazako che lo ha battuto ha capito che non basta allenarsi per vincere bisogna combattere......combattere e ancora combattere.

Kg 81 Mauro Macano': per lui una vittoria e una sconfitta in una categoria affollata di campioni. Bilancio positivo ma con un piccolo sforzo in più contro un forte bosniaco avrebbe potuto conquistare un preziosissimo bronzo.

Kg 67 Matteo Calzuola: ho voluto parlare di Matteo per ultimo perché è stato eccezionale. La sua medaglia d'argento pesa molto e ha un valore assoluto se si guarda il podio di questa categoria. Vince il fortissimo russo ma dietro Matteo ci sono il francese Leclerq, campione d'Europa WAKO PRO e il campionissimo ungherese Gorbics. Grande Calzuola, grande atleta gran bella persona, ma in questo complimento inserisco tutta la squadra. Ragazzi e ragazze italiani che sono il meglio dell'Italia sportiva che tanto ci piace. Non posso dimenticare gli altri atleti del light contact e del point .........fantastici tutti!!!!

In fine voglio ringraziare Andrea Bompiani che ha diretto la squadra con me, davvero prezioso il suo contributo. Concludo sottolineando la presenza del dott. Vitale Monte, medico della spedizione, figura preziosa e fortemente voluta dall'attuale dirigenza rappresentata a Dublino dall'onnipresente Massimo Casula, da Gianfranco Rizzi e da Milano Donato, che sempre più si sta facendo apprezzare nel difficilissimo compito di sostituire il Nostro Ennio Falsoni, a cui va sempre un nostro pensiero ed un grande GRAZIE PRESIDENTE!!!!