GIOVANI RECORD NELLA MILLENARIA POLA
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Agli Europei WAKO riservati a Cadetti e Juniores, 1071 i partecipanti in rappresentanza di 30 nazioni. Italiani splendidi, primi nel semi-contact!
di Ennio Falsoni
Sono stato parecchie volte in Craozia che ho girato in lungo e in largo a partire dal 1971 (anno
Ebbene qui, in mezzo ad una natura resa ancora più bella da uno splendido sole che ha riscaldato tutti i cuori per l’intera settimana, si sono svolti i Campionati Europei 2009 riservati a Cadetti e Juniores, vale a dire ai giovani e giovanissimi atleti della WAKO di cui ne rappresentano il futuro. E devo subito dire che da ciò che ho visto e ammirato a Pola, il futuro della WAKO è davvero roseo!
Ben 1071 gli atleti impegnati nei Campionati in rappresentanza di 30 nazioni europee dalle quali però sono stranamente mancati sia spagnoli che francesi, così come svedesi e finlandesi, tutte nazioni impegnate in questo momento solo nelle attività seniores. In ogni caso, ben 1500 le persone coinvolte negli Europei, a significare lo straordinario successo che la kickboxing sta riscuotendo
Gli organizzatori della Federazione croata , in collaborazione con lo staff della WAKO che dirige sempre tutte le operazioni e lo svolgimento degli Europei, hanno lavorato bene e devo francamente dire che se proprio volevamo trovare qualche critica da fare, è nell’allestimento del palazzo dello sport che ci ha ospitato, il Mate Parlov (grande campione di boxe) di Pola che ci ha ospitato. La coreografia era scarna, il podio troppo piccolo e in fondo, lo stesso palazzo dello sport è risultato un po’ angusto per le accresciute esigenze degli Europei dei Cadetti e Juniores che sta diventando una manifestazione sempre più grande. Per il resto, niente da dire: complimenti anche a loro per l’enorme lavoro svolto e soprattutto per la cordialità e la cortesia dimostrata a tutti. La pubblicità, a volte, è anche vera: “Croazia, un piccolo paese con un grande cuore”. Posso confermarlo!
Ben 6 i tatami, ossia le aree di gara di semi e light contact, mentre 2 i ring per le gare di full contact, low-kick e K1 Rules. Ancora una volta, il grosso degli atleti lo abbiamo trovato negli sport da tatami, col semi a farla da padrone assoluto, seguito dal light contact, quindi dalla low-kick, dalle forme musicali e dal K1. Buon ultimo l’aero-kickboxing, che tuttavia dall’anno prossimo non farà più parte delle competizioni ufficiali WAKO. Verrà soppiantata dalla Kick-light (ossia dal light contact con la possibilità di attaccare anche le gambe dell’avversario coi low-kick), anche se la decisione finale spetta al Direttivo della WAKO che si riunirà poco prima dei Mondiali di Villach, ossia fra tre settimane.
Come ho già detto tante volte, seguire i diversi atleti che sono a volte impegnati in 3-4 aree in contemporanea, non è assolutamente facile. Ma li ho osservati più o meno tutti a distanza, e devo francamente dire che mi hanno impressionato per l’impegno, la determinazione, la grinta, la bellezza e la facilità delle loro tecniche. Certo, ho notato anche gli smarrimenti, i pianti, lo scoramento di molti quando si avvicinavano alla sconfitta, tutto il contr’altare della vittoria. Ma questa volta mi sono anche soffermato sui coach, sì proprio loro, quei bravi tecnici di ogni nazione che seguono i propri atleti con passione, con impegno, che sanno quando spronarli o quando redarguirli, che li consigliano, li incitano, li rimproverano. E, subito dopo la gara, comunque sia andata, che abbracciano quei giovani, soprattutto i giovanissimi, avvolgendoli con le loro ampie braccia, che se li coccolano quasi accompagnandoli negli spogliatoi. Davvero persone stupende, innamorate del loro lavoro che svolgono con grande cura e passione. Sanno di avere delle enormi responsabilità e che il loro ruolo è fondamentale nella formazione sportiva di quei giovani e la loro dedizione alla causa è assoluta.
Vedo costantemente un grande numero di combattimenti, ma devo francamente confessare che quando combatte un italiano segretamente faccio il partigiano, confesso anche di soffrire un po’ con quei ragazzi che magari si stanno giocando una vittoria e gioisco ovviamente quando arriva e me ne dispiaccio quando non succede (anche se un presidente di federazione mondiale dovrebbe sempre essere super partes). C’è sempre un gruppo, anzi una famiglia, che non mi stanco mai di vedere all’opera: è quella del Maestro Lanzilao. Ha 3 figli stupendi (di cui
Abbiamo portato in Croazia un numero impressionante di atleti, quasi 90 atleti, di cui 56 nel semi contact, una sola ragazza nel full contact, Grenci Giulia di Roma, che è giunta poi anche seconda (davvero formidabile la sua grinta, che però non era unita alla precisione dei colpi, il che le è stato fatale. Ha perso contro
Nel semi contact avevamo negli ungheresi i mostri sacri da battere, e lo abbiamo fatto!
Nello speciale medagliere per nazioni, siamo comunque primi con ben 11 medaglie d’oro individuali e un oro a squadre (coi cadetti), davanti all’Ungheria che ne ha totalizzate solo 9. Un successo venuto con un grande lavoro di squadra che ha visto coinvolti tutte le forze migliori del movimento italiano, a cui va il mio plauso personale.
Bravi anche i giovani nel light contact, una specialità che negli ultimi anni ci ha dato grosse delusioni, ma che ora – grazie al grande lavoro di Riccardo Wagner e
Nel complesso dunque, una trasferta più che positiva in terra di Croazia che inietta nuovi entusiasmi e tante energie nel nostro giovane movimento. Di questi tempi, tutto ciò è davvero entusiasmante.
RISULTATI SEMI CONTACT
CAMPIONI D'EUROPA
Lanzilao Gabriele
Lanzilao Veronica
Abbate Carmela
Notaro Pietro
Colla Davide
Guiducci Roberto
Strano Francesco
Tassero Maurizio
Niceforo Paolo
Cavallaro Giulia
Annunziata Vittoria
MEDAGLIE D'ARGENTO
Niceforo Ambra
Morante Tonino
MEDAGLIE DI BRONZO
Minoia Davide Calandra Silvia
Bonaccurso Francesco Marchese Stefani
Pintore David Lanzilao Martina
Lughetta Francesco Cavallaro Roberta
Angelino Giuseppe Parisi Mariachiara
De Blasio Emanuele Malaponti Salvatore
Cimpeanu Georgian Scolpito Eduardo
Langione Giuseppe Barruffo Flavio