ITALIA BATTE OLANDA 2-0
![](../../../photo/1890.jpg)
A Oktagon, in una cornice superba composta da almeno 8.000 spettatori:
ITALIA BATTE OLANDA 2-0
Giorgio Petrosian si conferma atleta degno di una finale di K-1 Max battendo Andy Souwer e
di Ennio Falsoni
“Peccato non ci siano ancora le scommesse” – mi ha detto un giorno nel mio
Difficile infatti dargli torto. L’idea di questo confronto ha attizzato le fantasie, gli appetiti di tutti gli aficionados del nostro
L’enorme tenso-struttura dietro la Montagnetta di S.Siro era infatti quasi piena (e tiene 10.000 spettatori) già alle 8 di sera. Ovunque girassi lo sguardo, vedevi un muro di gente. Ed era un gran bel vedere. La collaudata scenografia di “It’s Show Time” (una delle principali organizzazioni in Olanda con cui Carlo collabora da tempo, troneggiava sul fondo del Palasharp. L’enorme impianto luci, le stupende ballerine professioniste che in ogni ripresa praticamente si esibivano nei 50 secondi di intervallo tra una ripresa e l’altra, hanno fatto da cornice ad una serata magica. Magica per l’entusiasmo, le aspettative della gente, il calore del pubblico, la loro conoscenza del nostro sport. Insomma, uno spettacolo nello spettacolo.
Di Blasi è veramente bravo nell’alimentare l’interesse della gente, e nel corso dell’anno, dal momento che ha scelto il clou della sua manifestazione, ossia Souwer-Petrosian, ha saputo martellare sull’avvenimento e toccare le corde della passione del nostro grande pubblico. Il successo della sua iniziativa è stato al di là di ogni più rosea aspettativa. Mai avevo visto tanta gente ad una nostra manifestazione negli ultimi 10 anni, segno che il motivo d’attrazione era validissimo.
Siamo uno
Cos mi è piaciuto allora, di Oktagon?
Oltre all’impianto generale, al pubblico, all’animazione, alla coreografia in generale, credo di poter dire che il match Andy Souwer – Giorgio Petrosian non abbia ingannato le aspettative. Andy era concentratissimo. E’ partito in quarta dall’inizio del primo gong e per la prima volta da quando lo seguo, ho visto Giorgio Petrosian pedalare all’indietro. Intendiamoci, lui è stato intelli8gentissimo in questa sua azione. Souwer infatti, con quel suo asfissiante attacco, si rendeva vulnerabile nei colpi d’incontro, in cui Petrosian eccelle. Il match è stato intensissimo. Non c’è stato un momento di pausa ed era come
Ha perso il grande campione, ma devo francamente dire che Souwer, da professionista qual è, non se l’è presa più di tanto. Ha infilato il suo cappellino, ha partecipato alla cerimonia di premiazione ed è sceso elegantemente dal ring col suo coach André Mannart.
Dall’altra parte, c’è stata l’immensa gioia per questa vittoria ovviamente, che lancia Petrosian nell’Olimpo giapponese della Kickboxing. Se lo merita certamente perché al di là dell’equilibrio, una cosa è certa: combattere alla pari con Andy Souwer è già sinonimo di eccellenza. E sul ring del Palasharp Giorgio Petrosian questa consacrazione se l’è meritata tutta.
Il match più bello della serata, dopo quello citato, è stato quello tra il brasiliano Alexander Cosmo e l’olandese Murthel Groenthart, lo stesso che lo scorso anno aveva già vinto il torneo a 8 di OKtagon al Palalido. Ebbene, non avevo mai visto combattere questo Cosmo, ma devo dire che ha dominato l’avversario dall’alto di una superba condizione fisica. E’ stato più bravo, più preciso, più potente di Murthel che ha largamente perso ai punti in tutto. Un ottimo atleta Cosmo che mi piacerebbe certamente rivedere.
Il terzo match più interessante della serata è stato quello della nostra
Silvia, che avevo proposto
Ho apprezzato lo straordinario coraggio di Alessandro Pacini che chiamato a sostituire l’inglese Kerrian Keddle (che non riusciva a fare il peos di 65 chili), nell’incontro valido per il titolo mondiale “It’s show time”, ha sostenuto tutte e 5 le riprese previste e cercando di ribattere colpo su colpo. Il suo avversario, il marocchino-olandeseHassan El Hamzaoui, era pericoloso solo di gambe che mulinava a piacimento e come sanno fare chi proviene dal Taekwondo. E’ stato infatti molto spettacolare in un paio di occasioni, ma Pacini, diretto al’angolo da Alessandro Grifa, ha passato indenne le combinazioni di Hassan. Ha perduto ai punti, ma si è onorevolmente comportato tenuto conto che non aveva alcuna preparazione specifica per questo incontro. Chapeu!
Il turco Sahin Yakut ha abbattuto, è il caso di dirlo, l’avversario Shemsi Bequiri alla prima ripresa e c’è poco da dire sull’abilità del vincitore. In questi casi la vittoria è talmente rapida che non hai il tempo per inquadrare il soggetto. Certamente Yakut è valido e possiede un bel destro ed è un altro che mi piacerebbe rivedere in un incontro più impegnativo.
Tra i clou della serata, c’era anche un incontro di
Il resto, non mi è piaciuto gran che in verità ( e tralascio ovviamente di parlare della Savate-pro che ho visto perché certamente Alfredo Lallo lo farà a parte).
Ecco Oktagon ha vissuto su questi contenuti che hanno valso certamente il biglietto. E se posso dare un consiglio