09/11/2010 - 10.33

LIGHT CONTACT - CONSIDERAZIONI SUGLI EUROPEI DI BAKU

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Ci sono voluti anni per creare un gruppo così forte e ben preparato e finalmente dopo anni di lavoro ci siamo riusciti.
Oggi i nostri ragazzi vivono ogni minuto della gara insieme, condividono le stesse emozioni, si sostengono e hanno un obiettivo comune. Questo negli ultimi 2 anni ha fatto la differenza. Già dallo scorso campionato del mondo a Villach (Austria) tutti e 15 gli atleti si sono aggiudicati il primo incontro superando il turno e raggiungendo per la prima volta un grande risultato: 3 le medaglie, ben 2 oro e un argento. Quest'anno il capolavoro si ripete ma ancor meglio: superato il primo turno, nove nazionali su quindici arrivano in zona medaglia! I sei che non arrivano a medaglia, Bongiovanni Elena, Mercurio Valeria e Messina Salvatore, incontrano fortissimi atleti e pur dando il massimo sono costretti ad arrendersi non certo per tecnica, preparazione fisica o mentalità quanto piuttosto per l'evidente superiorità fisica degli avversari. Quindi bravi. Lovicu Maria Antonietta perde con la forte russa ma l'arbitraggio lascia un pò di amaro in bocca. Ha gestito il combattimento fin dall'inizio aggredendo la sua avversaria e mantenendo il vantaggio ai punti ma agli ultimi secondi, inspiegabilmente, gli arbitri non vedono più i suoi punti e segnano tutto all'altra facendoci perdere il combattimento. Brava, avrà occasione per rifarsi. Tricoci Adriana, testa di serie aveva avuto un buon sorteggio ma la sfortuna è arrivata nel primo minuto di gara: distorsione al ginocchio e probabile rottura dei crociati. E' costretta a lasciare il quadrato. Le auguriamo una buona guarigione e speriamo di rivederla presto in gara. Gianluca Stitzer, aveva già conquistato l'argento al mondiale in una categoria non sua (- 89 kg) e, conoscendo la sua preparazione poichè atleta della Fight Club Catania, non mi avrebbe sorpreso la sua vittoria. Invece, quest'anno militante nella sua categoria (-84 kg), un pò distratto dallo studio, sbaglia l'approccio alla gara. Soffre con un turco al primo turno e perde di misura col russo al secondo turno pur essendo alla sua portata. Ma è giovane e qualche sconfitta ogni tanto non può che fargli bene. Meni Enea, Nordio Manuel e Primitivi Andrea disputano un torneo esemplare dando il massimo e superando due turni. I primi due perdono con due atleti sicuramente più esperti e forse più forti di loro ma ci provano fino all'ultimo e danno del filo da torcere ai loro avversari. Andrea perde col russo, già campione del mondo dei 74 kg in un combattimento davvero intenso e anche qui con un arbitraggio non a nostro favore. La mia non vuole essere una polemica contro gli arbitri, sbagliare è umano e questi due errori sono arrivati alla fine della giornata quindi la polemica è rivolta agli organizzatori che dovrebbero assumere più arbitri in modo da farli alternare. Le altre due medaglie di bronzo arrivano da Napoli: Christian Lubrano che nei -94 kg quest’anno ha fatto la sua migliore performance e che è costretto ad arrendersi al russo ‘inarrivabile’ data la sua altezza esagerata. Giovanni Sito, molto giovane, all’ultimo mondiale aveva fatto una pessima gara ed era stato richiamato; quest’anno Giovanni si è rifatto dando dimostrazione di grande crescita soprattutto in determinazione. Si è infatti fermato, con onore, davanti all’ennesimo russo già campione del mondo. Bellissima medaglia d’argento regalataci dalla più giovane del gruppo 21 anni, Roberta Cargno, -70 kg che centra la finale dopo aver superato brillantemente i primi due turni. Ma proprio in finale trova ad attenderla la croata, dalla gamba esagerata a cui nulla può fare….per quest’anno. Possiede una buona esplosività e senso di distanza acquisite con la pratica del semi contact; un po’ carente in continuità ma sicuramente con larghissimo margine di crescita. Inutile dire “bellissime le tre medaglie d’oro!”, dice tutto il colore! Bravissimo Marco Perissinitto, che prende il posto di Concu (infortunato) che aveva conquistato l’oro al mondiale. Questo la dice lunga sulla categoria -69 kg, dominio italiano.

Ha mostrato grande scelta di tempo Marco, e padronanza della lunga distanza, sorprendente la sua concentrazione in qualsiasi situazione di gara.  Il 74 kg….ennesima scelta contestatami….ennesima vittoria! Ben vengano le contestazioni.
Andrea Patelli, altissimo, anche lui dotato di grande tempismo e con le sue leve lunghe riesce a toccare senza farsi mai toccare. Disturbato dal dolore alla caviglia riesce ugualmente ad imporre il suo combattimento fino in finale e ad imporlo al temuto austriaco. Superlativo. Dulcis in fundo, ennesima vittoria del nostro gladiatore più piccolo, solo 50 kg, Valeria Calabrese.



Questa volta vince con estrema facilità; le sue avversarie erano in balia del suo combattimento. Oltre ai suoi colpi d’incontro che tutti conosciamo, questa volta lasciava spazio anche agli attacchi che portava a segno con successo e chiudeva spesso le azioni con i calci trovando anche i due punti, superando le avversarie con uno scarto minimo di almeno dieci punti per giudice. Esemplare il suo combattimento e il suo comportamento per lealtà sportivà e determinazione. E solo per un soffio il mio caro collega, ancora per una volta, porta a casa i baffi!! Ragazzi, impegnatevi ancora un pochino di più l’anno prossimo e facciamo saltare i baffi a Federico MIlani!! Sono orgoglioso di voi.
Ho potuto camminare a testa alta per l’intera settimana grazie a voi!Grazie.                                                                                     

Riccardo Wagner