17/09/2009 - 16.24

PIU' SPORT A SCUOLA MENO BULLISMO

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Due anni fa la nostra scuola, “Ilaria Alpi”, fu devastata dai vandali, la stessa scuola che ha tolto e toglie i ragazzi dalla strada, in un quartiere, Tor Bella Monaca, di cui quasi ogni giorno il giornale è pieno di notizie. Un assalto a una scuola di frontiera che ha sempre fatto del bullismo “il primo male da combattere”.  Uno dei problemi che si affrontano nel lavoro educativo è proprio quello di promuovere nei ragazzi la consapevolezza delle proprie azioni, di indirizzarli, di cercare nel “bullo” le tracce di un disagio non ascoltato e di metterlo in contatto con le proprie emozioni, riconoscendo quelle degli altri. Ma il nostro lavoro è anche quello  di aiutare la “vittima” lavorando sull’assertività, cioè la capacità di rispondere alle provocazioni affermando i propri diritti e i propri bisogni, senza calpestare quelli altrui. In questa scuola, non si espelle ciò che non si può trattare, modificare, convertire a sé. Nella nostra scuola, il “bullo e la vittima” collaborano insieme attraverso tanti progetti, ma uno in particolare: lo sport. La speranza è quella di crescere secondo regole diverse, positive mediate soprattutto  dall’antidoto per eccellenza che è rappresentato dallo sport. Ed è soprattutto con lo sport, con le tante manifestazioni che organizziamo nell’ambito del progetto “Più sport a scuola meno bullismo” che abbiamo trovato il modo di canalizzare l’aggressività dei ragazzi di questo quartiere di periferia.   Come esempio positivo contro il bullismo nel corso degli anni abbiamo invitato  campioni dello sport, maestri, a dialogare sui temi impegnativi quali: valori, sacrifici, sconfitte, vittorie, in campo, poi nella vita. Uno di questi incontri, per noi molto importante, è avvenuto il 13 febbraio 2009. Abbiamo avvicinato i ragazzi alla Kick-Boxing, la manifestazione è stata organizzata da due insegnanti della scuola, la Prof.ssa Emanuela Rosati (docente di Scienze Motorie) e la Prof.ssa Arianna Carminati (docente di Spagnolo e atleta F.I.K.B). Gli atleti coinvolti sono stati il Pluricampione del Mondo, Massimo Liberati, il Maestro Sandro Bassi, il Dottore e Istruttore Luca Dori e l’atleta Marzio Di Canio. L’incontro si è  sviluppato in tre parti: lezione pratica in palestra per spiegare le dinamiche di questo sport, con illustrazione delle tecniche base della kick-boxing. Lezione teorica sulle regole e i regolamenti ed infine un’intervista, con l’ausilio di dvd, con il maestro Massimo Liberati. L’obiettivo naturalmente è stato quello di veicolare i valori positivi: il rispetto dell’avversario, di questa straordinaria disciplina per combattere l’aggressività giovanile e la violenza. Gli atleti hanno collaborato con i ragazzi hanno comunicato loro, il piacere della sfida e soprattutto il rispetto degli altri. Hanno dimostrato alle giovani generazioni che il mondo non appartiene ai violenti. Ed  il solo modo per aiutare tutti quanti, vittime e bulli, a diventare cittadini del futuro, è dare a questi ragazzi il regalo più prezioso che ci sia: un ideale di benessere, di armonia e di rispetto in cui credere. Lo sport è, da sempre, uno straordinario strumento di coesione ed aggregazione sociale. Grazie!  

Per la S.M.S “Ilaria Alpi” la Prof.ssa Arianna Carminati