06/04/2018 - 11.59

SAMBO WORLD CUP “Memorial A.A. Kharlampiev”

Dal 21 al 25 marzo u.s. si è svolta l’edizione 2018 della WORLD CUP “Memorial A.A. Kharlampiev”, la gara di SAMBO più prestigiosa dopo i campionati mondiali seniores, dedicata al più famoso dei fondatori e capiscuola del SAMBO.  

La delegazione italiana è stata guidata dal Presidente Federale Donato MILANO, che ha colto l’occasione per visitare la sede operativa della International Sambo Federation, situata a Mosca nei pressi della piazza Rossa accompagnato dal segretario generale della FIAS Roberto Ferraris, con cui ha incontrato Mr. Vasily Shestakov presidente FIAS insieme al Prof. Sergey Eliseev, presidente della European Sambo Federation e Federazione Russa di Sambo.  Durante la visita svolta all’insegna della cordialità e dello spirito sportivo, si è discusso dei progetti di sviluppo del SAMBO nel Mondo ed in particolare in Europa, ponendo l’attenzione ai presupposti per l’organizzazione in Italia dei campionati europei seniores 2021.


La concomitanza della partita amichevole di calcio fra RUSSIA e BRASILE, ha fatto si che la WORLD CUP di SAMBO venisse dirottata all’ultimo momento, dal palazzetto dello Sport Druzba di Luzhniki in fronte al Comitato Olimpico Russo, alla prestigiosa e famosa scuola “SAMBO 70” di Mosca.

Nel primo giorno di gara ha esordito nel massimo circuito internazionale la giovane RE Agnese, nella categoria fino ai kg.68 ove, pur non risparmiandosi come sempre, ha dovuto cedere nel primo combattimento alla più esperta atleta giapponese OTANI Miyu, classificatasi poi al terzo posto della categoria. Buona esperienza per Agnese che sicuramente ha ancora un ampio margine di crescita e lavorando con costanza potrà certo battersi alla pari con le più forti della categoria.  

In campo maschile ha combattuto Mattia GALBIATI, kg.68 maschili, il quale non ha tradito le aspettative sbaragliando al primo incontro il forte atleta moldavo MURAVSKI, suo diretto concorrente nella ranking mondiale. Nella semifinale l’azzurro ha incontrato nuovamente il vice campione mondiale IVANOV (BUL), con il quale nonostante l’ottima forma ha dovuto cedere per un infortunio alla caviglia che sfortunatamente gli ha compromesso anche il buon esito della finale per il bronzo contro il kazako ZHARYLGASOV. Un onorevole quinto posto ha portato punti preziosi al buon GALBIATI, nella sua scalata per la qualificazione ai giochi olimpici europei.

Nel secondo giorno di gara la categoria fino ai 74 chili ha visto il giovano LUSSIGNOLI contrapposto al favorito della gara ABDRAKHMANOV (KAZ), nonostante l’impegno dell’azzurro il kazako si è aggiudicato la vittoria ai punti, relegando nei recuperi per il terzo posto l’italiano. Per un minimo svantaggio LUSSIGNOLI si è giocato l’accesso alla finale del bronzo contro il kirghistano Aliev, terminando la sua gara al settimo posto.

Nei kg.62 Michael RASO ha ceduto al primo incontro con il kazako ZHUMABAY, che ha concluso la gara al secondo posto, permettendo all’italiano di accedere agli incontri di recupero e quindi alla finale del terzo posto. L’azzurro si è scontrato fino allo scadere del tempo contro l’atleta mongolo LKHAGVAJAMTS, dal nome impronunciabile ma con grinta da vendere! L’esito dell’incontro ha visto prevalere il mongolo per 2 punti di scarto, lasciando certo un po di amaro in bocca al bravo e dotato Michael RASO, che per guadagnando anche lui punti preziosi per la ranking non è ancora riuscito a conquistare la medaglia internazionale importante, degna del suo valore.

Infine l’azzurra PERIN ha trovato nei kg.64 la forte russa ONOPRIENKO la quale, agguerrita più che mai era decisa a dimostrare di non essere inferiore all’italiana che l’aveva appena superata agli ultimi mondiali di SOCHI. Tanto che nel combattimento al limite della rissa ma anche di alto contenuto strategico, le due forti atlete non si sono certo risparmiate eseguendo combinazioni di tecniche che hanno strappato gli applausi del pubblico.  Lo scadere del tempo ha sancito la vittoria ai punti della russa, che si è poi aggiudicata la categoria.   Senza demoralizzarsi “CICE” si è rifatta nel girone di recupero ove ha sbaragliato la campionessa africana MANDAR (MAR) nella finale per il terzo posto, conquistando una prestigiosa medaglia di bronzo che la conferma ai vertici mondiali della sua categoria. 

Il bilancio della trasferta, con un bronzo due quinti ed un settimo posto, considerato l’alto livello della competizione, è stato certamente positivo a riprova dei progressi che stanno facendo gli atleti azzurri che, con la direzione tecnica del M.° Roberto Ferraris, stanno svolgendo un duro lavoro di preparazione per i prossimi campionati europei di Atene.

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