01/03/2017 - 15.22

Un Mondiale di Cristina non ha prezzo...per tutto il resto c’è...tempo!

di Bruno Campiglia

Si può benissimo copiare l’idea di una famosa pubblicità per descrivere lo stato d’animo con il quale tornavo da Londra, quando in aereo la sonnolenza veniva ancora travolta dall’adrenalina provata solo poche ore prima sotto il ring di Rochester, storica cittadina della costa inglese, dove si era appena svolto, presso il The Casinò Rooms, il Mondiale Pro di Full Contact dei welter/leggeri 64 kg della IKF tra Sarah Worsfold (Campionessa Europea IKF in carica) e la nostra Cristina Caruso (Campionessa Europea WAKO PRO in carica).

Il “boss” di Cri Omar Vergallo ed io venivamo già da una terribile due giorni in cui avevamo dormito solo poche ore in tutto, poiché impegnati con tanti atleti della Ludus Magnum e miei nel galà Mushin di Nuvolera (appuntamento annuale che Vergallo e Tedoldi organizzano magnificamente oramai da anni, e di cui scriverò a parte !....) finito alle due di notte! Perciò: tre ore di sonno e si parte domenica mattina stessa per Londra, per raggiungere appunto Cristina e Tanio Pagliariccio (prezioso pareggio per lui in un 3x2 di K1 a 61 kg) che erano lì da sabato per il peso e le operazioni di rito.

In Inghilterra, con Omar, siamo stati pochi mesi fa' con una selezione valida di atleti italiani, e grazie ai suoi contatti ed all’eco della nostra visita a Stanley, ed ovviamente della bellissima figura fatta, come scrissi al tempo, arriva la proposta di fare un match al vertice, in quanto l’inglese Sarah sembra proprio che non trovi più avversarie all’altezza di fare un Mondiale, avendo inoltre vinto per ko gli ultimi tre incontri disputati per la difesa del suo titolo continentale. Cristina invece in questo periodo è concentrata principalmente sui World Games di Varsavia, Luglio 2017, il Top che possa desiderare chi fa uno sport da combattimento, ed essere inoltre l’unica rappresentante per l’Italia (tant’è che partirà direttamente con la delegazione CONI!) le conferisce maggiore carica e determinazione; ma, come detto, essendo ancora abbastanza lontano quest’obbiettivo, occorre fare delle tappe di avvicinamento e montare spesso sul ring, per non perdere occhio e abitudine, oltreché per testare e provare cose diverse ed allo stesso tempo utili tra loro.

Anche Cristina però non è che ne abbia poi tante di contenders, perciò deve accettare un po' quello che viene, quindi: intercontinentale di K1 In Francia a gennaio (3x3 stra-vinto), Italiano Pro di Thai Boxe al Ring War solo otto giorni, dico otto!, prima dell’Inghilterra (5x3 perso ai punti per la poca dimestichezza nella disciplina e la disabitudine ai clinch con lotta, ed anche perché i pugni non contano in Thai, ma lei ne ha messi a segno a centinaia ed anche lì abbiamo preso info utili ed importanti…) e poi questo main event organizzato dai nostri amici inglesi della TKO Promotion, che lascia spiragli positivi per una più lunga e fruttuosa collaborazione… 

Un pochino io mi vanto di aver fatto venire la passione del Full Contact a Cristina, perché parlando con Omar, negli incontri periodici tra Milano e Roma che facciamo, sulla necessità di spaziare con successo da una disciplina all’altra e sulla capacità riservata a pochi campioni di poterlo fare, convenimmo di far fare esperienza a Cri con un bellissimo Titolo Italiano Pro, poi vinto, contro Michela Patarini del Liberati Team, proprio due edizioni fa al Mushin di Omar e Gigi, esperienza che l’ha ulteriormente fatta innamorare del Full.

Comunque, nello specifico, il match di Rochester ci ha restituito una Cristina tremenda, gagliarda , tenace, contro un'avversaria che non ha mai fatto un passo indietro, Cristina ha piazzato colpi di braccia a due mani, ha risfoderato un diretto ed un gancio destro da prima della classe che diverse volte hanno scosso l’inglese che però veniva sempre avanti, ha centrato Sarah con calci circolari al tronco portati in entrambe le guardie e l’ha stoppata diverse volte con il calcio laterale, addirittura l’ha contratta con un perfetto spinning back fist in controtempo, insomma, grande Full Contact e grande avversaria, che fino alla fine ha provato a girare il match, esaltandosi ed esaltando il bel pubblico quando raramente è entrata con qualche colpo isolato, ma con una Cristina così stare lì sotto al ring ti restituisce delle emozioni incredibili!
Questo Titolo Mondiale che va ad aggiun
gersi ad un palmares da prima della classe assoluta, ci conforta e ci rende una Cristina ancora più matura e consapevole delle proprie capacità, oltre a non poter prevedere la piega e gli sviluppi che queste esperienze internazionali possano portare. Basti pensare che l’atleta inglese malmenato brutalmente da Lulaj a ottobre, è poi andato al Madison di New York per un mondiale, e non è detto perciò (come avvenne, modestamente, per il sottoscritto...), che non avvenga lo stesso per Cri e si vada a fare una bella unificazione dei titoli negli USA.... Comunque, nel ringraziare Omar per darmi queste possibilità di stargli vicino ed aiutarlo; come detto, e mi ripeto per la gioia che provo: assistere, accompagnare, e stare sotto quel ring con Cristina Caruso a vincere un Mondiale Pro non ha prezzo!!! .... per tutto il resto...c’è tempo!