20/02/2013 - 10.49

Fikbms si congratula con Malago’, nuovo presidente CONI

Avevamo incontrato Giovanni Malagò, nuovo presidente CONI, nel corso di un convegno che le DSA avevano organizzato a Rimini, in occasione di Sportsdays.

E l’uomo ci era subito piaciuto per la sua personalità, per il suo eloquio ,ma soprattutto per le sue idee innovatrici, di apertura verso il cambiamento, per la sua mentalità imprenditoriale
in un mondo che sembrava ingessato da troppo tempo.
Esistono nel CONI delle contraddizioni che non sono più sopportabili. Per esempio, il movimento sportivo delle DSA (19 organizzazioni di sport diversi) che in fatto di praticanti rappresenta oltre il 5% dell’intero movimento sportivo italiano, riceve contributi CONI pari all’1% del suo bilancio!
Vi è una sproporzione abissale nel trattamento economico tra il gruppo delle Federazioni Nazionali di sport olimpici e tutte le altre, che non è più accettabile, visto e considerato che quelle stesse federazioni vivono per l’85% dei loro bilanci grazie ai contributi CONI, mentre le DSA generano risorse proprie per il loro sostentamento, pari all’85% e per cui i contributi CONI rappresentano solo il 15% dei rispettivi bilanci!
Che farebbero le Federazioni nazionali suddette senza i contributi CONI? Sarebbero destinate a ridimensionarsi drasticamente.
In un contesto socio-economico drammatico, in cui arriveranno sempre meno risorse al CONI, è chiaro che in futuro solo chi saprà badare sempre di più a se stesso sopravviverà decentemente, perché risulterà impensabile sedere sempre sugli allori. Ma le DSA come la nostra, che sono da sempre abituate ad adattarsi ai cambiamenti, in questo momento hanno un indubbio vantaggio rispetto alle Federazioni Nazionali di sport olimpici: sanno soffrire e sono più flessibili. Insomma, le DSA attuali, non solo rappresentano gli sport in evoluzione, quelli nuovi, ma sono le Federazioni virtuose del panorama sportivo italiano e Giovanni Malagò questo lo ha capito.
Per quanto ci riguarda, egli rappresenta un’aria nuova nel Palazzo H e se manterrà le promesse, non ne beneficeremo soltanto noi, ma l’intero sport italiano che ha al suo interno tante eccellenze.
Di vivo cuore, buon lavoro presidente!