29/10/2013 - 10.17

World Combat Games 2013: i commenti del Tecnico Azzurro Gianfranco Rizzi

Gloria De Bei
"Per Gloria De Bei un sorteggio difficile, la campionessa del Mondo Chelsey Nash subito al primo match, col rischio di uscire dal podio, poi la brava belga Evelyne Neyens e in finale l’irlandese Shauna Bannon; tutti incontri pieni d’insidie e difficili, ma ho preferito incontrare la più pericolosa all’inizio quando tutte le energie di Gloria erano integre e potevo contare su di lei al 100%, infatti è andata bene grazie a una prestazione superlativa dell’atleta veneta. Certo se l’incontro successivo fosse stato con il sudafrica o l’indonesia, Gloria avrebbe risparmiato energie per la finale, tuttavia sappiamo che  “con i se e con i ma” non si va lontano e Gloria ha dovuto affrontare un altro match molto difficile con la giovane belga, l’ha superata ma anche in questo incontro ha speso moltissime energie come nel primo. Finale con la Bannon affamata di vittoria, ma certamente alla portata della nostra campionessa. Credo che i punti subiti all’inizio del combattimento siano purtroppo stati determinanti sul morale e sull’attenzione della nostra campionessa, e ce li siamo portati fino alla fine in una finale persa per soli tre punti. Al termine le ho detto <<tranquilla Gloria, abbiamo fatto 23 punti, i tuoi 10 e i suoi 13, certo resta il rammarico per una vittoria mancata che avrebbe significato molto per la nostra Azzurra, ma ci resta anche la consapevolezza che Gloria conclude una carriera strepitosa con un altro grande risultato; ha vinto la medaglia d’argento ai Combat Games di San Pietroburgo, dopo l’Oro dei Combat Games di Pechino ! BRAVISSIMA!".

Adriano Passaro
"Adriano ha avuto un turno facile all’esordio con il cileno Ivan Garrido, ma poi ha dovuto affrontare i più forti della categoria, l’irlandese sconfitto ai mondiali di Dublino dopo una combattutissima finale e l’avversario di sempre Richard Veres dall’Ungheria col quale praticamente si dividono vittorie e sconfitte alla pari. Sono due atleti esperti e completi, ormai al massimo della maturazione agonistica.  Ovviamente i due avversari  invece non si sono incontrati a vicenda e hanno potuto rifiatare un po’ di più. Ma Adriano che seguo personalmente, da quando era un bambino, pur non essendo un pointfighter spettacolare ha una grande dote che lo caratterizza, diventa fortissimo nei momenti più importanti, si spiegano così infatti i suoi due titoli mondiali e quello europeo, gli è sfuggito l’Oro solo l’anno scorso a Bucarest, dove comunque ha vinto l’argento. La finale è stata al cardiopalma come sempre tra questi due splendi atleti, ma contavo su una cosa in più, non volevo ripetere l’errore di Bucarest quando ho sottovalutato il fatto che Adriano si sentiva preoccupato per la finale e quindi durante la preparazione non abbiamo curato più del solito  l’aspetto mentale, e si è visto, il nostro campione ha saputo tenere altissima la soglia d’attenzione nei  tre round regolamentari finiti in pareggio, l’ha tenuta ancora nel minuto supplementare, terminato ancora in parità e soprattutto ha compiuto un capolavoro tattico, segno di concentrazione altissima al Golden Point,  ha pressato Veres fino all’angolo ma senza attaccarlo, ben sapendo che sarebbe stato pronto a difendere, così l’ungherese spazientito  è partito  in attacco e Adriano l’ha annichilito facendo il punto decisivo. L’urlo liberatorio di Adriano ha decretato la vittoria ancor prima degli arbitri. Grandissima prova, complimenti Adry".

Neri Stella
"Anche per il Napoletano Neri Stella si è trattato di un grande torneo, ha disputato i suoi secondi Combat Games in una categoria che, pur orfana di Zsolt Moradi, uno dei più bravi atleti degli ultimi anni che non si era qualificato, era comunque molto difficile da vincere per la presenza di Robbie Mc Menamy, un’irlandese che riesce ad ottenere la massima resa con il minimo dispendio di energia. Sembra sempre quasi fermo, sembra lento, sembra che non possa arrivare a toccarci, sembra che attaccandolo potremmo sempre  colpirlo; ma invece nessuna di queste sensazioni è giusta. Il suo segreto è l’ottimo senso della distanza che unito alla scelta di tempo davvero invidiabile, ne fanno un avversario davvero temibile, quello che appunto ha tolto a Moradi la possibilità di partecipare. L’Azzurro Neri è stato davvero bravo, ha eliminato prima il campione ucraino zampanti, poi il messicano Colorado e nella finale con Mc Menamy era riuscito a prendersi un vantaggio iniziale, ma Robbie non gli ha concesso nulla e appena ha capito che avevamo scelto una buona tattica, e l’Azzurro gli avrebbe dato filo da torcere, s’è adattato e ha recuperato, grande prova comunque per Neri Stella, sicuramente il miglior atleta uscito dalla scuola napoletana del Winner Team. Del resto la professione di medico e la famiglia non gli consentono di prepararsi a tempo pieno come invece è possibile per il suo avversario. Grande risultato quindi questo “Argento Olimpico” Bravo Neri".

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